martedì 16 luglio 2013

Bisogna credere per vedere




Dopo un mese esatto dal matrimonio, forse (forse!) inizio a realizzare.
E' successo davvero.
Non parlo del gesto d'amore, del grande passo che abbiamo compiuto.
No, ho realizzato l'importanza di questa scelta ben prima di compierla.




Parlo di ciò che per mesi ho immaginato, di tutti quei dettagli che io riuscivo a vedere perfettamente nel loro insieme anche mentre erano solo pezzi di un puzzle, parlo della cornice, di tutto ciò che ha fatto da contorno, delle decorazioni, di tutto ciò che ci ha permesso di sentire una giornata nostra come mai prima.

Ho creduto in noi, in me, ho creduto che sarei riuscita a realizzare tutto, che ogni pezzo si sarebbe unito perfettamente all'altro.
Il fatto di crederci così tanto mi ha permesso di passare gli ultimi mesi dormendo 3 ore per notte e arrivare a quel giorno riposata come non mai.

Mi ha permesso di sorridere, tanto, con il cuore, per un giorno intero e ancora adesso mentre parlo con le persone, mentre cammino per strada, quando entro nei negozi, bastano un profumo o una luce, che anche solo lontanamente mi ricordino quel giorno, e il sorriso mi nasce da dentro e me lo ritrovo lì, stampato sulle labbra.

Un sorriso di felicità, certo, ma anche un sorriso di soddisfazione.
Sono soddisfatta di me stessa.
Soddisfatta di ciò che ho saputo creare, non solo in quel giorno, ma in tutta la mia vita. Perché i sorrisi e gli occhi lucidi che ho visto quel giorno qualcosa vorranno pur dire.


E da quel giorno...Noi!
Insieme da sempre e per sempre,
dentro una favola creata da noi per noi.





"Amélie sente di essere in totale armonia con se stessa.
In quell'istante tutto è perfetto.
La mitezza del giorno, quel profumo nell'aria, il rumore tranquillo della città.
Inspira profondamente e la vita le appare semplice e limpida."

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